Sviluppata negli anni ’90 da Jeffrey Young e colleghi, la Schema Therapy è un approccio che integra elementi della terapia cognitivo comportamentale, della teoria dell’attaccamento, della psicoterapia costruttivista e della psicoterapia focalizzata sulle emozioni.
Lo scopo di questo modello è quello di cogliere le tematiche che si nascondono dietro i sintomi, vale a dire emozioni, pensieri, ricordi, sensazioni corporee che nascono dal non aver visto soddisfatti, durante l’infanzia, i bisogni primari di amore, protezione, autonomia, libertà, spontaneità-gioco e contenimento. Questi sono, appunto, “schemi”, che vengono riattivati da particolari situazioni e che richiamano gli eventi dolorosi del passato, causando sofferenza e comportamenti disfunzionali.
Gli Schemi sono modalità automatiche e ripetitive di interagire con il mondo che portano la persona ad attivare lo stesso ragionamento e conclusione finale. Per fare un esempio, non importa se verrò bocciata ad un esame o se semplicemente avrò bruciato la cena. Indipendentemente dall’importanza dell’errore commesso, io penserò di essere una incapace o un fallimento. Continuerò a leggere la realtà con gli occhiali del mio fallimento, vedendo unicamente le mie mancanze, non i miei pregi.
Va da sé che tale lettura del mondo sarà fonte di sofferenza, ma ciò nonostante non riesco a farne a meno. È qualcosa di così familiare che mi definisce. Se non sono più un fallimento, cosa sono? Senza schemi sostitutivi la persona si sentirebbe persa. In fondo, meglio la sofferenza che il nulla.
La Schema Therapy consente di individuare questi schemi, di flessibilizzarli o sostituirli in modo da relazionarsi in maniera adeguata al mondo e da cercare il soddisfacimento dei propri bisogni. Tutto questo viene raggiunto attraverso:
- Una enfasi sulle emozioni e bisogni delle persone. Lo scopo è quello di cogliere quali esperienze si attivano in un determinato momento (i “mode”) per trovare modalità più adattive e sane per soddisfare i propri bisogni.
- Una comprensione delle difficoltà attuali attraverso episodi e dinamiche dell’infanzia e dell’adolescenza. Questi episodi vengono poi rielaborate e trascritte per favorire esperienze nuove e correttive nel presente.
- Un’enfasi sulla relazione terapeutica, vista come base sicura e fattore fondamentale di cambiamento.